Fire day.

- studentessa, rossa sexy, pericolosa -

Odiai quel posto dal primo momento in cui ci arrivai. Odiai l'idea di mio padre di mandarmi in quella stupida scuola per ragazzi "speciali". Odiai non stare più a San Francisco nella mia casa. E odiai il fatto che lì niente era al mio livello.
Anche se ero arrivata da poco lì, avevo già la maggior parte della gente della scuola ai miei piedi. In fondo ... chi non avrebbe voluto essere mio amico? Ero (e sono e sarò) perfetta e in più i miei poteri mi aiutavano. Se io fossi stata qualcun altro avrei pagato milioni per essere amica di Fyamma Holland.
La Belmount School non aveva nulla in comune con le mie lussuosissime scuole private. Gli alloggi non avevano nulla in comune con la mia ricchissima e fantastica casa a San Francisco. E la gente che c'era in quella scuola era a dir poco a livelli bassissimi, infinitamente di livello inferiore alla gente che frequentavo io.
Ma ci dovetti fare l'abitudine ... in fondo avevo 17 anni, e non sarei rimasta molto in quel posto.
**
Quel giorno fuori il cielo era grigio, ma non prometteva pioggia.
Decisi di fare un giro, era sabato pomeriggio e non c'erano lezioni.... e comunque avrei utilizzato qualsiasi scusa per uscire.
Mi alzai dal letto, e guardai nell'armadio ... mi infilai dei jeans aderenti, che sottolineavano le perfette linee delle mie gambe e risaltavano il mio fondo schiena, indossai una maglia aderente, così da evidenziare il mio decoltè prosperoso e perfetto, un giacchettino sopra, delle scarpe firmate con i tacchi alti, una borsetta; mi truccai e lasciai i lunghi capelli rossi sciolti.
Ok ero pronta.
Uscii dall'edifico e mi diressi verso la piazza... forse lì avrei trovato qualche negozio e qualche povera anima da torturare.
Mentre camminavo verso il luogo in cui ero diretta, non potei fare a meno di pensare alla mia vita. Prima mi trovo a San Francisco, in un loft immenso con tutti i privilegi e le ricchezze, e un attimo dopo mi ritrovo in una stupida scuola per gente strana.
La strada era quasi deserta, si sentiva il rumore di qualche macchina lontana e il vento. Mi piacevano le giornate così ...quando c'era il sole c'era troppa allegria nell'aria.
Finalmente arrivai in piazza, mi guardai intorno. C'era poca gente.
Continuai a camminare, osservando le vetrine dei negozi, le poche persone in giro e la noia si quel posto. Niente di interessante. Nessuno di interessante.
Mi sedetti su una panchina accavallando le gambe in maniera provocante, come al solito, e afferrai il cellulare.
Ahh ... qel posto era squallido, niente persone importanti, sfilate, gente ricca, negozi di alto livello ... Odiavo la povertà, e odiavo chiunque era povero. Non mi interessava il moralismo o roba varia. O eri come me, o per me non eri niente.
Mentre controllavo messaggi, leggevo pettegolezzi e scoop, lanciavo ogni tanto uno sguardo in giro per vedere se ci fosse qualcuno in particolare che avesse potuto attirare la mia attenzione.
Io sicuramente avrei attirato l'attenzione di chiunque. Di ragazze rosse e perfette come me se ne vedevano poche.

I can kill you with a kiss

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Ero intenta a leggere un qualche scoop su una qualche celebrità, sul mio cellulare, quando sentii qualcuno sedersi sulla panchina vicino a me. Non alzai subito lo sguardo, ipotizzando che potesse essere una noiosa vecchietta o un qualche bambino fastidioso ... ma quando distolsi lo sguardo dallo schermo del mio I-phone 5, notai che non era ne un barbone ne qualcosa di noioso ... anzi ... era un ragazzo, un bellissimo ragazzo molto affascinante. Si stava allacciando la scarpa lentamente, guardandosi in giro. "Ora mi diverto" pensai subito. Notai che il ragazzo stava guardando un gatto dietro al cespuglio,vicino alla panchina.
Intanto il cielo era grigio, ma di pioggia non se ne vedeva l'ombra.
Tornai con gli occhi sul cellulare.
Avevo studiato per bene il ragazzo. Mi interessava. E quando qualcuno i interessava ... beh non aveva scampo. Anche solo come divertimento.
Il ragazzo continuava ad allacciarsi lentamente la scarpa. Senza guardarlo dissi:
-Un ragazzo carino come te che fa difficoltà ad allacciarsi una scarpa??- chiedo con il mio solito tono provocante e affascinante, e il mio sorriso seducente.

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Ascoltai le sue parole e gli sorrisi:
-Mh... se volevi parlare con me non c'era bisogno di alcun alibi- dicssi scherzando sempre molto provocante.
Lo osservai meglio ... era molto alto, muscoloso, con degli occhi fantastici ... davvero niente male.
Anzi. Era davvero davvero interessante. E aveva un'aria misteriosa. Mi piaceva. Avrei potuto divertirmici.
Tornai con lo sguardo sul cellulare, fino a quando il bel ragazzo non mi rivolse nuovamente la parola.
Misi in tasca il telefono e lo guardai, sorridendogli nel modo seducente e affascinante che solo io sapevo fare:
-Piacere, Fyamma- affermai mentre lo guardavo negli occhi, sicura di me, come al solito, affascinante come al solito.
Cominciai subito a pensare come avrei potuto divertirmi con lui.
E intanto un'altra idea mi si insinuò in testa ... come mai mi smebrava d iaverlo già visto??

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Osservai i movimenti del ragazzo, ascoltando le sue parole.
Sorrisi.
Era davvero interessante. E dannatamente affascinante. Dovevo averlo visto da qualche parte ... me lo ricordavo.
Mentre lui si alzava io infilai il telefono per bene nella borsetta, mi diedi' un'occhiata in giro, non c'era ancora nessuno.
Riflettei bene alla sua domanda. Dove ci eravamo già visti??? Mh... ero in quella città da poco ... forse ... nella scuola???
-Beh sono qui da poco, non conosco molto bene questo posto ... potremmo esserci visti a scuola??- domando sempre col mio sorriso.

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Le reazioni del ragazzo mi stupirono abbastanza ... mi si avvicinò molto, tenendo lo sguardo fisso su di me, con la sua aria misteriosa. Non capii bene il perchè di quell'azione, ma nei suoi occhi vidi qualcosa ... una specie .. una specie di luce che mi ricordava qualcosa.
I suoi comportamenti e la sua aria enigmatica mi erano familiari.
Mi sistemai una ciocca di capelli rossi, che mi era finita un po davanti gli occhi, chiesi sempre sorridendo con tono provocante:
-Con quale scusa giustifichi ora questa vicinanza tra noi??-.Quel ragazzo mi incuriosiva sempre di più ... ed è difficile incuriosirmi.
Mi disse che forse ci eravamo incontrati a scuola o forse no.
Se era anche lui della Belmount allora significava che .. anche lui era speciale. Cominciai a immaginarmi cosa potesse essere, e non so per quale folle motivo, ipotizzai che fosse qualcosa come un umano speciale o ... no ... un cacciatore??
Beh ... non emanava il tipico odore di vampiri o demoni. Poteva essere un umano speciale, un cacciatore, magari un mago..
Osservai i suoi movimenti tenendo lo sguardo fisso su di lui, a mia volta.
Poco dopo mi chiese cosa ci facevo lì.
Beh non sapevo se era della Belmount e non potevo certamente dirgli che ero lì per trovare qualche anima da torturare.
Sorrisi, affascinante come sempre:
-Beh ... non sono qui da molto, e non conosco bene il posto, così ho camminato un po e mi sono ritrovata qui- dissi vaga, con il mio tono perennemente sicuro.

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Sorrisi al ragazzo cogliendo il suo sorriso malizioso e il suo sguardo.
Lo guardai negli occhi anche io, con la mia aria perennemente affascinante e da snob sexy.
-Ebbene si, sono della Belmount. Anche tu deduco- affermai con il mio sorriso magnetico.
Quel ragazzo era sempre più interessante.
-Non conosco bene questo posto e neanche tanto bene la scuola ... probabilmente senza qualcuno che mi guida potrei perdermi...- dissi con voce altamente provocante, sempre guardandolo nei suoi bellissimi occhi.
Mi guardai intorno, non c'era anima viva.

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Il ragazzo fece una battuta sorridendomi e guardandomi con quei suoi occhi magnetici.
Sorrisi e affermai -Beh ... poi dipende da quale merce. Ma sicuramente ci sono merci superiori ad altre- lo guardai maliziosa, mentre pensavo a come mi sarei potuta divertire. Un bellissimo ragazzo spavaldo, sexy e misterioso. Davvero davvero interessante.
Mi tese la mano e ascolta la sua proposta di tornare insieme.
Sorrido ancora:
-Mhh...uno sconosciuto bello e pericoloso ... questa cosa si che mi piace- dissi e afferrai la sua mano - Ma sa attento ... qui non sei l'unico ad essere pericoloso- lo avvisai con un'aria di mistero e fascino, mentre aspettai la sua prossima mossa.

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Mi lasciai trascinare via dal misterioso, sexy e pericoloso sconosciuto. Vladimir. Un nome che non avrei scordato.
Ci incamminammo verso la scuola, mentre mi stringeva la mano, ogni tanto mi osservava e faceva qualche domanda basilare.
-Sono dell'ultimo anno-rispondo vaga - Tu invece??- gli chiedo a mia volta.
Il cielo si stava facendo piu grigio.

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